red - Oggi si può affermare senza ombra di dubbio che lâapprendimento scolastico fa parte di un processo collettivo, piuttosto che individuale. Se da una parte è vero che lo studio da parte degli allievi è notevolmente influenzato dallâatteggiamento dei docenti e dal rapporto con essi, è pur certo che il clima che si va a creare in una classe ha un ruolo determinante nella crescita formativa dei ragazzi.
PoichĂŠ lâaffettivitĂ e la cognitivitĂ sono correlate, un allievo che ha un ottimo rapporto sia con gli insegnanti, sia con i propri compagni sarĂ nelle condizioni ottimali per applicarsi allo studio in maniera costante e produttiva. Un percorso caratterizzato da un costruttivo scambio di esperienze, aiuto e sostegno reciproco nella realizzazione delle ambizioni personali, motivano maggiormente, in particolare quando ci si trova a fronteggiare situazioni che sembrano allâapparenza insormontabili. Inoltre è noto che il venire accettato allâinterno di un gruppo e identificarsi in esso sono caratteristiche pregnanti di un adolescente, che sente molto forte la motivazione alla socialitĂ .
Il confronto tra pari (o peer education) denota una comunicazione fra coetanei che instaurano un rapporto di educazione reciproca ed è utile non solo perchĂŠ i ragazzi imparano molto gli uni dagli altri, ma perchĂŠ si crea un meccanismo attraverso il quale si prende a modello il compagno di scuola piĂš brillante. Inoltre, in questo modo i ragazzi possono incoraggiarsi lâun lâaltro strutturando doti che indirizzano fortemente le scelte personali per il futuro. Favorire questo tipo di operazione aiuta anche i docenti a creare un modello positivo. Secondo lo studio di Robert Slavin organizzare gruppi che lavorano utilizzando tecniche come lo STAD, ossia lo Student Teams Achievement Divisions,fornisce agli allievi lâopportunitĂ di scambiarsi esperienze, apprendendo cosĂŹ in maniera reciproca. Dâaltra parte, nei piĂš piccoli gruppi tra pari si può osservare come gli allievi che stanno perdendo la motivazione inizino a manifestare il proprio disagio e a parlare delle difficoltĂ che impediscono loro di superarle. La peer education può diventare un vero e proprio metodo educativo, secondo il quale alcuni allievi tra i piĂš motivati vengono formati ad hoc  per poter poi seguire gli altri compagni.
 Durante lâinfanzia le relazioni piĂš forti sono quelle con i genitori, mentre in fase adolescenziale i legami di amicizia preferiti diventano quelli che si instaurano con i loro coetanei, soprattutto con i compagni di classe.Sono stati condotti diversi studi su adolescenti i quali hanno compilato questionari sulle relazioni e hanno dichiarato che la natura positiva delle relazione con i coetanei migliori il loro senso di benessere allâinterno della societĂ e ne accresca il senso di autostima. Un esempio pratico è nellâosservazione di persone che hanno molti amici e si sentono piĂš sicure di sĂŠ, laddove chi non ha amici risente di difficoltĂ a relazionarsi in ambito sociale.
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